Immagini di Plutone riprese mediante la camera STSCI dell’Hubble Space Telescope (fonte: NASA, ESA e M. Buie, Southwest Research Institute).
Nuove osservazioni di Plutone hanno mostrato che l’atmosfera del nono pianeta del Sistema Solare sta lentamente congelando.
Plutone ha un diametro di poco più di 2000 km ed il suo campo gravitazionale è appena sufficiente a trattenere una tenue atmosfera. La sua lontananza, inoltre, gli consente di ricevere dal Sole appena 1/900 della radiazione che riceve la Terra, e quindi anche la sua atmosfera, nel corso dei 248 anni di rivoluzione intorno al Sole, è soggetta a congelamento.
Anche il telescopio spaziale Hubble, al quale si deve l’immagine mostrata in alto, ha difficoltà a cogliere particolari superficiali ed a studiarne l’atmosfera, per cui i ricercatori si affidano alle occultazioni di stelle da parte del pianeta, come è avvenuto nel 1988, lo scorso 19 Luglio, transitando prospetticamente sulla stella P126A, e lo scorso 20 Agosto, quando ba occultato la stella P131.1.
Negli ultimi 14 anni, cioè dall’occultazione del 1988, l’atmosfera, costituita essenzialmente da nitrogeno, metano e ossido di carbonio, ha mostrato evidenti segni di un congelamento, ma la sorpresa vera e propria è che, pare, la superficie del pianeta ha subito contemporaneamente un lieve riscaldamento.
Tutti questi dati sono comunque insufficienti a dare un quadro completo delle interazioni pianeta-atmosfera, ma la situazione ha avuto un cambiamento proprio a Luglio, quando la commissione del Senato USA che si occupa della missione Pluto-Kuiper Belt ha approvato i fondi necessari a lanciare la sonda nel 2006. Bisognerà, quindi, attendere al 2016, anno stimato di arrivo, per un reportage approfondito dell’ultimo pianeta del Sistema Solare.
(Piter Cardone – Pubblicato su “AstroEmagazine” n. 26, Ottobre 2002, pag. 10)